martedì 10 febbraio 2015

CHE TIFOSO ROSSOBLU' SEI? 10 TIPI DI SUPPORTER TARANTINO...

Delusi, incazzati ma sempre innamorati. Nessuna frase è più idonea per disegnare con le parole il tifoso tarantino che da anni subisce soprusi, torti e tradimenti dalle società che si sono succedute e dai vari rappresentanti della lega che vanno a enfatizzare una mancanza di risultati e di vittorie importanti ormai decennale. Ma andando ad analizzare simpaticamente i vari stereotipi del tifoso rossoblù, scopriamo i dieci personaggi più diffusi sugli spalti dello Iacovone.

1- "QUELLO CHE DA TARANTO CATANIA..." Ebbene sì, è meglio fare subito pulizia! Quanti sono quei tifosi che dopo la botta del fallimento del '93 si era "ri-affezionato" faticosamente ai colori rossoblù ma che, dopo la sconfitta farsa contro il Catania, che costò la serie B al Taranto nel 2002, non ha più messo piede sugli spalti dello stadio tarantino? Una leggenda vuole siano tantissimi...

2- "IL GUFO" E' il tipico esemplare di tifoso che si distingue in due tipologie distinte e separate: il gufo di tipo A e di tipo B. L'esemplare gufesco di tipo A è colui che appena proferisce parola la propria squadra passa in svantaggio o subisce un rigore con espulsione e si autoflagella per l'avvenuto, poichè il gufo di tipo A sà di essere gufo. Il gufo di tipo B si manifesta invece nei momenti peggiori del campionato, gufa la propria squadra sperando che essa perda per poi essere il primo a criticare e dire "ECCO! LO AVEVO DETTO IO!"

3- "IL NOSTALGICO"...Quann stamm in serie B! Questo esemplare ti becca ovunque, al bar, per strada o allo stadio e ti racconta dei suoi trascorsi sui tavoloni di legno del Salinella che tremava quando il Taranto segnava un gol, la cosa bella è che della squadra di oggi non conoscono il nome di nessun calciatore ma comunque sono sempre lì a gettare il veleno appresso a u' Tarde!

4- "IL CRITICO" Se un calciatore del Taranto la passa a destra, secondo lui avrebbe dovuto passarla a sinistra, se tira in porta urla e chiede "CE CAZZ E TIRATE A FA'?" se non tira urla "PICCE' NON CE TIRAT?", prega che un giocatore venga sostituito poi lo rimpiange, il tutto condito con cenni gestuali di disapprovazione tipici da linguaggio dei gesti per sordomuti.

5- "IL MISTER" Ancora prima che inizi la gara ha da ridire sulla formazione e propone agli amici i vari schemi che, secondo lui, sarebbero più idonei per schierare al meglio la squadra in campo. Tipici elementi di questo stereotipo sono le continue indicazioni date agli undici in campo, urlando a squarciagola dagli spalti o dal divano di casa, nei casi più estremi questo tipo di tifoso assiste alla partita in piedi prendendo a calci tutto quello che ha intorno quando le azioni non vanno come dice lui.

6- "L'INGUARIBILE OTTIMISTA" Nonostante i punti dalla vetta siano tanti e magari anche matematicamente irrecuperabili, lui ci crede sempre, anche se sono tifosi "CU U'CORE SCATTAT " perchè in fondo nel calcio...mai dire mai...

7- "LA PSEUDO-TIFOSA" Tacco a spillo, jeans griffato e trucco perfetto, và allo stadio per stare col fidanzato, per sfilare come in passerella o perchè qualche amico le regala il biglietto di tribuna, questo esemplare in genere al 75° minuto chiedono di che colore sia la maglia del Taranto...per fortuna sono in estinzione, mentre aumentano le donne vere tifose più maschi dei maschi durante quei maledetti 90'!

8- "L'OCCASIONALE" Dopo mesi di televideo a pagina 258, si presenta allo stadio (una/due volte durante la stagione), giusto quando ci sono i playoff o quando il Taranto lotta per il primato o meglio se è al primo posto, incentivato magari da uno sconto speciale sui biglietti, lui è lì pronto a spararti a fine gara "DOVEVO VENIRE IO ALLO STADIO PER FAR VINCERE IL TARANTO" o in caso di esito negativo "NON C'AGGHIA VENE' CHIU' AU CAMB!"

9- "L'ULTRA'" Per lui non conta la categoria, l'avversario e tanto meno il risultato, lui c'è sempre, e dà il massimo per 90' in casa e quando possibile in trasferta! 

10- "IL BESTEMMIATORE-CARDIOPATICO" Vive la gara per la maggior parte del tempo in silenzio ma in alcuni frangenti si lascia andare in "JASTEME" che sembra quasi essere vittima di un esorcismo e nel frattempo ha battiti cardiaci che arrivano a 200 al minuto. Questo esemplare avrebbe bisogno del defibrillatore portatile per i mini-infarti che lo colpiscono durante il match.

DI MIMMO FRUSI