lunedì 14 luglio 2014

MA QUALI INTIMIDAZIONI? PARLA LA FONDAZIONE TARAS

L'Aps Fondazione Taras 706 a. C. respinge ogni accusa relativa a presunte pressioni e intimidazioni compiute nei confronti del sig. Fabrizio Nardoni e di qualsiasi altro soggetto al fine di ottenere, da loro, la cessione le quote del Taranto FC 1927. Di fronte a un simile smarrimento di responsabilità, la Fondazione Taras invita il presidente uscente del club rossoblù e chiunque altro a evitare esternazioni che ledano la dignità e l'immagine del supporters' trust tarantino. 
Per favorire una corretta informazione, si ricorda che le quote, in questo momento, sono ancora in possesso dei rispettivi soci; le deleghe a cedere, in parte conferite alla Fondazione Taras, sono frutto della libera e incondizionata volontà dei loro detentori, peraltro manifestata più volte nel corso di conferenze pubbliche e attraverso comunicati stampa congiunti. 
Si evidenzia che la decisione di raccogliere le procure a vendere fu condivisa con gli esponenti del cda e quindi anche con lo stesso presidente Nardoni, il quale comunicò l’iniziativa durante la conferenza stampa tenutasi presso lo studio del dott. Di Fonzo alla presenza del presidente uscente della Fondazione Taras Claudio Andriani. 

La Fondazione Taras, sin dall'inizio delle trattative, ha assunto il solo compito di semplificare l'eventuale passaggio di consegne. Nulla di più. I soci del Taranto interessati a cedere, se lo vorranno, potranno adesso dar seguito alle determinazioni assunte ieri dal cda.

In conclusione, preme sottolinerare che la Fondazione Taras non ha notizie dell'effettivo invio della P.E.C. agli imprenditori Campitiello contenente le decisioni del vertice societario di ieri. Nonostante gli accordi prevedessero la massima condivisione delle comunicazioni, la Fondazione Taras non è stata messa a conoscenza della consegna della missiva, né dei suoi contenuti. 

Questo supporters’ trust continuerà a informare cittadini e tifosi sull'evoluzione della situazione societaria.

A seguito delle dimissioni del sig. Claudio Andriani, che colpiscono per la tempistica e le modalità scelte, si comunica che presto saranno attivate le procedure democratiche previste dallo statuto associativo per l'elezione del nuovo presidente.