sabato 17 maggio 2014

L'ISOLA CHE C’È...DI Valentina Castronuovo

Scrivere della Città Vecchia di Taranto è, principalmente, una atto d’amore verso la mia terra, specchio di una pratica che cerco di attuare sul territorio. Scrivere della Città Vecchia non è una moda ed ha una motivazione degna di divulgazione: la Città Vecchia é il cuore dell’identità tarantina che, in questo luogo (e non solo), ancora resiste all'evoluzione (involuzione) sociale che la città ha subito.La Città Vecchia é ciò che resta dell'identità culturale di un popolo antropologicamente diverso da quello di oggi e la sua valorizzazione DEVE ESSERE QUOTIDIANA. 

Valorizzare un luogo significa, innanzitutto, viverlo senza lasciare spazio al giudizio laddove “Vivere non è concepire ciò che bisogna fare, è farlo” (Henri-Frédéric Amiel).
Vivere questo luogo significa provare la mancanza di servizi sociali e sanitari, la mancanza di spazi di aggregazione, l’interruzione di acqua pubblica per molte ore della giornata e, non ultimo, le condizioni urbanistiche e architettoniche che fanno da cornice ad un premeditato degrado economico e sociale. 
La reale valorizzazione del quartiere è quella che mira a renderlo abitabile per chi già vive in case fatiscenti e che riconosca nei suoi abitanti la sua principale ricchezza.

E allora, succede che in un momento (lunghissimo) in cui la cultura e le condizioni architettoniche ed urbanistiche della città vecchia di Taranto vengono disconosciute dall'ambito istituzionale c’è chi, nella pratica, cerca di riappropriarsi della propria identità: la maggior parte delle dinamiche culturali e abitative sviluppate nel borgo antico di Taranto sono frutto di processi di autorganizzazione e autofinanziamento, pratiche quotidiane di un popolo che rivendica il diritto di vivere in una città occupata militarmente, aggredita dall'industria, soffocata dall'inquinamento e senza nessuna alternativa di lavoro e sviluppo.

Nei prossimi post approfondiremo e divulgheremo ciò che accade nell’ISOLA CHE C’È dando spazio, dunque, alla divulgazione dell'impegno concreto di chi nella Città Vecchia “ripristina” e “crea” reinventando spazi abitativi, culturali, sociali e organizzando iniziative aperte con l’obiettivo di riscoprire il valore dell’aggregazione.

di Valentina Castronuovo