mercoledì 19 febbraio 2014

AMMAZZA che OFFICINE di PLASTICAQQUA'...

Ma chi l'avrebbe mai detto, la città degli strafottenti, dei menefreghisti e dei "cemmenefutte", si ritrova nel giro di pochi anni a fondare associazioni e movimenti riconosciuti o meno, ma tutte con l'obiettivo comune di risanare questa terra abbandonata dalle istituzioni. Ammazza che Piazza, un gruppo di ragazzi con grande volontà e abilità che, con grande spirito di sacrificio, hanno ridato vita a piazze, giardini ed altri luoghi della città trascurati. Plasticaqquà, un associazione con una prospettiva verso ciò che circonda questa terra, il mare, cioè con la prerogativa di ripulire la costa di TARANTO dai detriti e dalla spazzatura che si riversa sul litorale Jonico. L'isola che vogliamo, un fiore all'occhiello del risanamento della TARANTO ANTICA, l'associazione che ha ridato anima a quella parte di TARANTO che rimaneva, nel passato, invalicabile nelle ore notturne. Movimenti per l'aeroporto, associazioni ambientaliste o Taranto Futura, che nell'insieme contribuiscono a far volare e far respirare questo territorio, supportandolo anche legalmente. 
C'è nel cuore di TARANTO un raggruppamento di caseggiati abbandonati, parlo dei BARACCAMENTI CATTOLICA, che sono li vicino l'ingresso del vecchio arsenale, che dopo anni e anni d'inutilizzo, il comune (dI bello sindaco) si è ricordato della loro esistenza e della conseguente richiesta di rientro in possesso alla Marina Militare, ma ne sono passate di acque sotto i ponti, essi sono rimasti li abbandonati ed ora, proprio ora, che un altra associazione di ragazzi dalla buona volontà, si sono addentrati dando vita a quel tugurio, il comune (Stèfano sindaco), si è reso consapevole dell'importanza di quel posto e ha scatenato l'interesse immediato per riaverlo, utilizzando anche i metodi duri per liberarlo dalle OFFICINE TARANTINE, che gelosamente curano quei locali. Il guaio è che probabilmente il comune ha già soldi disponibili per investire e rifare a nuovo quella zona con tanto di progetti, ma che per abile destino, sia tutto pronto proprio ora che questi ragazzi autonomamente e senza chiedere a nessuno, hanno attuato un loro progetto di risanamento. Ora, perchè arrivare all'utilizzo della polizia? perchè nessuno del comune scende tra loro e ci va a parlare? Ci vuole un rappresentante comunale e uno delle Officine che, seduti a un tavolo, si parlino e valorizzino piani e progetti, sicuramente dando certezza di investimenti immediati in quella zona da parte del comune e garantendo una parte di esso, un domani, per le aggregazioni sociali, a lavori completati.
Finchè non saremo consapevoli che fuori dalla provincia TARANTINA, nessuno ci aiuterà, anzi ...e finchè saremo divisi in casa, le altre realtà di questa regione, saranno sempre migliori di noi. Dobbiamo avere quello che gli altri hanno già, un arma importante per la crescita territoriale come comune denominatore, L' UNIONE. 
di MORGAN VINCI