mercoledì 12 febbraio 2014

TARANTO...Lo Sport negato

A Taranto non si può fare sport. E' la città meno dotata di impianti sportivi, in  Italia. Ci sono impianti sportivi costruiti dagli alleati, di stanza qui, durante il secondo conflitto mondiale. Negli anni '60 qualcuno ci provò a dire “ lo sport per tutti “, ma è durato poco. Lo stesso stadio usato attualmente (Stadio Salinella) fu tirato su in soli 100 giorni, da un vulcanico e geniale costruttore edile, usando tavoloni in legno e tubi Innocenti. Gli ultimi impianti sportivi sono datati anni '70. Da allora il silenzio. Eppure al di là dei muraglioni militari esistono piste di atletica ,campi di calcio ,calcio a 8, campi da basket e numerosi campi da tennis. Siamo circondati da impianti militari ,che la cittadinanza non può utilizzare. Marinarsen, Maricentro, Maricentadd, gli impianti inutilizzati di via Cugini ( ex autoreparto ). Incapacità amministrativa o progettuale? Sudditanza o inadeguatezza? Non siamo stati capaci nemmeno di agganciarci ad eventi, che hanno fatto la fortuna di realtà a noi vicine, vedi i mondiali di calcio ITALIA '90. Non siamo riusciti ad intercettare i fondi del Credito Sportivo, come hanno fatto paesi della nostra stessa Provincia. Nè c'è stato un capitolo di spesa destinato a Taranto quando ci fu la fortunata iniziativa CONI – TOTIP degli inizi anni '80. Il nulla. Eppure i vertici delle istituzioni sportive sono stati premiati con onoreficenze roboanti, ma davvero non riesco a spiegarmi il perchè .Oggi c'è un Camposcuola, alla Salinella, dove in 40 e passa anni di attività non è mai stato fatto un serio revamping delle superfici d'allenamento. 
Un palazzetto attiguo, la RICCIARDI, che è conteso da decine di associazioni sportive, alcune delle quali costrette ad allenarsi in orari impossibili . Una piscina che definire comunale è un eufemismo. Una squadra di basket in carrozzina che non può garantire nemmeno il solo accesso degli impianti ai suoi atleti. Senza dimenticare l'assenza di un semplice, basico, diamante per gli oltre 80 atleti, che si allenano in città. La stessa RARI NANTES, compagine di pallanuoto di serie B, deve andare a Bari se vuole allenarsi. E' una vergogna. Lo Sport è la base della vita . Ed è un diritto di ogni cittadino. E' una esigenza fondamentale. Non si spiegherebbero altrimenti le migliaia di podisti e ciclisti che animano le strade quotidianamente. Eppure qualcuno guarda altrove o tace. Lo Sport è maestro di vita. Insegna l'impegno e la disciplina. E anche qualora non si riesca a diventare dei campioni , comunque resta tracciata la via della sobrietà e del contegno. Il nostro territorio, inoltre, è estremamente generoso e sforna campioni in diverse discipline sportive. E' appena il caso di ricordare i vari Pietro GENGA, Gregory DUGGENTO, le sorprendenti atlete della Don MILANI, la karateca mondiale SEMERARO per finire con la grande ROBERTA VINCI. Fare gli amministratori implica dedizione ed impegno e se questi sono i risultati di 40 anni di lavoro credo che nessuno possa smentirmi se li definisco inetti ed indegni dei ruoli fino ad oggi ricoperti. La Città non può perdonare questi torti ed è inutile che si trincerino dietro alibi di comodo. La loro ignavia è sotto gli occhi di tutti.
DI ROBERTO MISSIANI