sabato 8 febbraio 2014

UNA SERATA CON...Hernan Molinari...IL BOMBER DEL TARANTO FC!

E' lunedì mattina, stasera come ogni lunedì da inizio campionato, parteciperò alla trasmissione sportiva "Jo sport" in diretta su Jotv, Televisione locale tarantina, durante la quale leggerò il mio tanto apprezzato pagellone. Il telefono squilla è il mio amico Matteo, il presentatore, che mi chiede se gentilmente nel recarmi in studio la sera, mi è possibile passare a prendere l'ospite della trasmissione, che è Hernan Molinari bomber argentino del Taranto, caro amico di entrambi. Scambio di chiamate e messaggi e l'appuntamento col "NANI" è fissato. Contatto subito il mio amico tifoso Domenico per chiedergli se ha piacere a venire con me per poter conoscere di persona Hernan...la risposta manco a dirlo "Si Mimmo grazie! a più tardi".

Siamo in auto e in anticipo di qualche minuto mi giunge un messaggio "We mimmè sono qui" è Molinari che oltre che preciso sotto porta lo è anche agli appuntamenti. Entra in auto vestito nel suo completo ufficiale, in giacca e cravatta nere e Domenico è contentissimo...quasi non ci crede che in auto con lui c'è lui...il bomber di La Plata. Non c'è tempo per l'imbarazzo e durante il tragitto si inizia a parlare, manco a dirlo di calcio e del Taranto che viene dalla sconfitta interna contro il Manfredonia per 1-2 maturata due giorni prima in diretta RAI. Sembra tranquillo Hernan e ci dice di esserlo, perchè quella sconfitta ha lasciato tutti si stucco e colmi di tristezza, "Nello spogliatoio sembrava un funerale" ci dice "Ma oggi alla ripresa degli allenamenti ci siamo guardati in faccia e ci siamo promessi di rifarci subito!" poi continua "Nel calcio basta perdere una partita ogni dieci per essere criticati, ma lo sappiamo e sono solo stimoli per noi". Siamo arrivati la diretta comincia, tra uno spot e l'altro Domenico col suo figlioletto Gabriele approfittano per strappare foto e autografi a Hernan che con una gentilezza e una umiltà unica si presta a tutto e tutti, anche tecnici e cameraman fanno qualche foto col bomber anche se di calcio non ne capiscono molto, ma si fanno prendere dall'entusiamo dello studio e dalla bontà del personaggio. Io ho portato con me Vincenzo, mio figlio grande, che segue sempre il Taranto, anche se non ama molto il calcio, ma da quando ha conosciuto Hernan lo scorso gli è molto affezionato infatti in una foto si nota che lo sgretola in un abbraccio (abrazo come si dice in spagnolo).

La trasmissione termina e tocca a noi riportare a casa il bomber. Il viaggio di ritorno è più confidenziale, si parla di tutto tranne che di calcio, e sulla "ringhiera" di Taranto vecchia Hernan guardando il mare si lascia andare in un "Ragazzi Taranto è bellissima, come fanno certi a dire il contrario...e una delle città più belle del mondo", parole sincere, dette con franchezza e genuinità da un ragazzo che viene dall'altro capo del mondo, che vive in Italia da anni e che si sente tarantino verace. Verace come il suo amico Ciccio (Mignogna) che ci descrive come un vero fratello e anzi dice "Ciccio è l' Hernan tarantino...siamo uguali". Si continua a parlare, tra amici, del più e del meno, dei progetti futuri con Florencia la sua bellissima moglie e di un campionato che la città merita di vincere. Intanto Domenico, preso dai discorsi sbaglia strada e allunga il tragitto, i bimbi son mezzi addormentati e quando arriviamo sotto casa il piccolo e timido Gabriele trova il coraggio di parlare e chiede "Molinari ma i tuoi parenti sono argentini?" e lui "Devi chiamarmi Hernan! si sono tutti argentini anche se avevo un nonno di Parma". La macchina si ferma i grandi scendono, Hernanito apre lo sportello posteriore si china e bacia i bambini intimandoli in maniera simaptica a fare tutto nella vita meno che il calciatore, poi un abbraccio e un saluto con i grandi che lo rimandano a un prossimo incontro. 
Di Mimmo Frusi