mercoledì 26 febbraio 2014

UN PO' DI TARANTO...SUGLI EURO

Anche sulla nuova banconota da 10 euro (come già per la nuova 5 euro già in circolo), presentata il 13 gennaio 2014, a Francoforte, in filigrana e in ologramma sarà ben visibile la dea Europa. L’immagine, sia olografica che in filigrana, della dea greca Europa è ripresa da un vaso della Magna Grecia databile al 360 circa a.C., eseguito da una manifattura di Taranto.
Il vaso esposto al Louvre è di comprovata origine del capoluogo jonico. La nostra scuola di ceramica era allo stesso livello di quelli attica, la migliorie al mondo.
La scelta dell’immagine tratta dal vaso greco è significativa perché intrecciata con la storia europea dal momento che, alla metà del XVIII secolo, il reperto giunse al Louvre attraverso l’acquisto della collezione Durant, mentre ora fa parte della collezione di vasi antichi assemblata dall’italiano Campano.
Dal nome della dea è stato tratto quello del nostro continente. Nata a Tiro, figlia del dio fenicio Agenore e della sua sposa Telefassa, Europa colpì Zeus con la sua bellezza e, per sedurla, assunse sembianze animali . Inconsueta è l’iconografia scelta per rappresentare la dea, colta in atteggiamento di riposo mentre si specchia in un laghetto mentre, di lontano, il dio Zeus, trasformatosi in toro per non farsi riconoscere, la guarda attento.

Il vaso realizzato a Taranto e "trafugato" con lo scorrere dei secoli verso Parigi non è l'unico reperto Tarentino che è presente in terra straniera, infatti è noto a tutti, che musei di tutto il mondo custodiscono reperti di Taras.




A cura di Mimmo Frusi