lunedì 3 marzo 2014

TAMBURI: UN GHETTO INFERNALE COVO DI DROGA E CRIMINALITA'


Eccola finalmente è arrivata una delle mie riviste preferite è finalmente nella cassetta postale di casa. "Touring" mensile ufficiale del Touring Club Italiano, è uno dei mensili sul tema del turismo più importante non solo a livello editoriale italiano ma anche internazionale, avendo infatti come partner, NATIONAL GEOGRAPHIC. Sfogliando davanti un caffè la mia rivista vengo colpito da una foto che credo essere di Taranto, leggo la descrizione alla sinistra della stessa e trovo la conferma. Tale Clara Vannucci giovane fotografa di fama internazionale, a detta del giornale e del sito della artista toscana, descrive la propria foto scattata nel settembre 2013 nei pressi delle case parcheggio del rione Tamburi. La foto raffigura un bimbo che gioca a calcio nel cortile delle case parcheggio, la fotografa non si lascia chiaramente sfuggire la possibilità di ricordare ai lettori della presenza del siderurgico nelle vicinanze di quel cortile, in quel quartiere che definisce letteralmente "UN GHETTO INFERNALE COVO DI DROGA E CRIMINALITA' " e "UN LUOGO DEVASTATO DA TUMORI, DISOCCUPAZIONE E DELINQUENZA" dove il fatto di parlarne potrebbe "FAR RITORNARE UNA SPERANZA PER UNA VITA CHE SI POSSA DEFINIRE TALE".

Ora io mi chiedo alcune cose, la prima è cosa ci faceva una fotografa fiorentina che ha studiato anche a New York a settembre sui tamburi...e dico a questa signorina che visto che è estate poteva fotografare il nostro mare sulla litoranea che è di certo tra i migliori del mondo, inoltre mi sento di consigliare alla fotografa di intraprendere un viaggio culturale nella Magna Grecia che tanto gloriosa fù nel nostro territorio secoli fa, magari visitando il Museo cittadino, o potrei dirle ancora di far un giro tra gli ipogei sotterranei, di andare a saturo nel parco archeologico. E poi mi chiedo un'altra cosa...perchè un giornale promotore di turismo deve mettere in risalto i lati negativi di una città, accentuandoli in maniera esponenziale? Perchè buttare fango su una città che cerca riscatto proprio attraverso il turismo che, se sfruttato a dovere dovrebbe e potrebbe rappresentare la svolta per l'ultimo sito spartano al mondo rimasto.

Personalmente io andrò con garbo sul profilo facebook della cara Clara a postare foto di Taranto...la vera e bella Taranto aspettando magari un suo nuovo articolo sulla bellezza archeologica, culturale e paesaggistica di questa storica città.

MIMMO FRUSI