Quelli che ieri sera hanno cercato di vedere 'sta benedetta' Grande Bellezza, film italiano premiato dopo anni con un premio Oscar, sono gli stessi che si sono riversati nei cinema a vedere il film di Checco Zalone perchè faceva ridere e stava incassando tanti bei soldini.

Non ci si puó aspettare dall'italiano medio il volo pindarico dell'interpretazione, per il semplice fatto che non c'è abitudine a vedere diversi generi cinematografici (ma vale per tutte le forme artistiche) e sviluppare un proprio senso critico.
C'è superficialità, pressapochismo e soprattutto, mancanza di curiosità.
Il film non l'ho visto, non lo difendo e non lo giudico, ma mi fanno ridere i critici dell'ultima ora che hanno la testa intasata dai corteggiatori di uomini e donne.
Uscite, osservate, leggete, ascoltate...andatevi a cercare le cose belle e fatele scoprire ai vostri figli. La musica suonata dagli originali e non dalle cover, il film non commerciale, un libro che non sia cinquanta sfumature di grigio, anche un bel tramonto, sì, anche un tramonto è educazione al bello.
Forse solo in questo modo si crescerà nella consapevolezza che ció che ci piace va cercato e non deve essere imposto dall'alto.
DI VALENTINA VINCI