lunedì 20 gennaio 2014

ORA E' UFFICIALE! LA DIOSSINA FA AMMALARE DI TUMORE (sentenza del 08.01.2014 della Corte di appello di Lecce)

Lavorava in prima linea, nel reparto dei forni a pozzo del siderurgico tarantino, l’operaio brindisino che, dopo aver scoperto di essersi ammalato, ha ingaggiato una dura lotta giudiziaria per vedersi riconosciuti i suoi diritti, senza arrendersi mai, nemmeno di fronte al primo “ALT”  imposto in primo grado.
La sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Brindisi nel 2009, ha infatti rigettato la domanda proposta dal lavoratore per ottenere il riconoscimento della malattia professionale e il conseguente indennizzo Inail, adducendo che  la patologia sofferta, tumore al colon degenerato in  sarcoma dei tessuti molli, fosse di “ origine genetica”, ritenendo marginale e trascurabile il contatto con gli agenti inquinanti della fabbrica.
In appello, la decisione viene completamente ribaltata, e si assesta così  il primo importante colpo nell’ambito della tutela della salute dei lavoratori che, quotidianamente , nell’espletamento delle loro mansioni, sono esposti a polveri di ossido di ferro, di silice cristallina, di amianto, Ipa e diossine.
Sulla scorta di una seconda consulenza medica, alla quale il lavoratore si è sottoposto, è stato accertato che: “la patologia neoplastica è eziologicamente collegata all’attività lavorativa espletata presso lo stabilimento ILVA di Taranto” 
La consulenza medica si snoda attraverso  l’analisi puntuale di vari rilievi che hanno portato a concludere che  “la diossina, alla quale è stato esposto il lavoratore, presenta potenzialità oncogena” ovvero che la diossina fa sorgere il tumore.

I giudici della Corte di Appello di Lecce, alla luce delle risultanze peritali, hanno concluso riconoscendo il ruolo determinante, nell’insorgenza e nella cronicizzazione della patologia,  dell’attività lavorativa svolta a contatto con agenti inquinanti, condannando l’INAIL alla corresponsione di una rendita per danno biologico al lavoratore, che ancora combatte la sua battaglia più importante con la vita.
Un provvedimento, questo, importante sul riconoscimento delle malattie professionali in attesa di provvedimenti validi ed efficaci volti ad apprestare una tutela a 360 gradi anche sul fronte della tutela  ambientale .
A cura dell' Avv. Alessia Simeone.