mercoledì 8 gennaio 2014

INCONTRI...DI MARCO DE BARTOLOMEO da leggere tutto di un fiato!

...E poi capita di essere in fila al supermercato, imbustare le cibarie ed essere distratti dal timido sussurro della nonnina, subito dietro di me, timidamente indirizzato alla cassiera: "Signorina, ho soltanto dieci euro. Se non bastano, rinuncio a questi", dice mettendo preventivamente da parte alcuni alimenti.
Morsa al cuore! Imbarazzo e vergogna vengono soltanto lievemente storditi dal risentimento e dalla rabbia, non concedendomi neppure un nanosecondo di sollievo.
Che fare, che dire? Nulla, se non l'unica cosa che possa rubarle un momentaneo sorriso e alleviare una mortificazione che, in realtà, sento più mia che sua: "Signora, non si preoccupi. Prenda ciò che deve".

Oggi è andata così, ma domani?

Quanto pensiamo di poter ancora andare avanti in questo modo? E quante altre "nonnine" ci sono a Taranto? La città è allo sbando, uno status al quale si aggiunge una mortificazione economica, culturale e sanitaria senza precedenti. E a poco serve rimembrare il benessere illusorio regalatoci dalla grande industria, dalla Marina, dall'arsenale e compagnia cantante con i soliti chiacchiericci da bar o da social network. Quel benessere non c'è più! Anzi, in realtà, non c'è mai stato! D'altronde, un'illusione è un'illusione, come in fondo, anche se armata di buonafede, è un'illusione anche quella regalata alla cara nonnina, ovvero l'illusione che "domani" possa esserci "un altro" a replicare il gesto.
In realtà nessuno ci regalerà niente! Dobbiamo fare i conti con noi stessi e solo con noi stessi, ossia con questa situazione drammatica, spaventosamente drammatica, in cui l'idiozia e il malaffare duettano con diabolica pervicacia, facendo perno sulla nostra patetica spocchiosità.
Già, perché lo siamo eccome!
Se non ci muoviamo adesso, se TARANTO non si riscopre CITTA' (nell'accezione più nobile ed elevata del termine) facendo quadrato attorno a sé, andando al di là di guerre fratricide, debellando teatrali ed insulse primogeniture, non potrà far altro che cadere inesorabilmente e, questa volta, definitivamente!!!
Non è né destra né sinistra. E' TARANTO!!!...e l'ambizione di fare fronte comune per il bene comune.

Ciao, nonnina. Crediamoci ancora e, per oggi, buon appetito.


TARANTO LIBERA!!!

di MARCO DE BARTOLOMEO