martedì 21 gennaio 2014

CASTELLO ARAGONESE...IL CASTELLO DELLE EMOZIONI E DEI TURISTI! di Roberto Missiani

Se socchiudo gli occhi mi rivedo ragazzino. E' una fresca giornata di sole. Sono in fila con i compagni di classe. E' la prima gita " da grandi ". La prima uscita con la nuova scuola . Si respira entusiasmo, rispetto e solennità. La 1^ D della MAZZINI va in visita al Castello Aragonese. Allegria, curiosità, eccitazione, un mare di buone vibrazioni . Attraversiamo il ponte girevole a piedi e vediamo il " gigante " ,che di lì a poco, ci avrebbe inghiottito, svelandoci i suoi segreti. Non sapevamo dove guardare. I torrioni, i cannoni, le feritoie strategiche, gli stretti camminamenti , la piazza d'armi. Era tutto meraviglioso. Era come aprire gli occhi sul mondo. Come cambiare punto di vista e prospettiva. Era il nuovo. Era l'altro. Era l'inatteso. Ricordo che ci dettero anche allora tante informazioni, descrivendo le condizioni dei militari impegnati in quella struttura così imponente e così importante per le sorti della Città. Ci regalarono emozioni e suggestioni, che molti di noi portano ancora con sè. Una visita che continuavi a portarti dentro crescendo e il suo ricordo ti regalava un tenero sorriso ogni volta che ripassavi nei pressi del Castello. Era già bello e solenne in questa visita scolastica del lontano 1969, ma oggi, grazie all'intuizione dell'Ammiraglio di squadra FRANCESCO RICCI è diventato molto di più. Quest'uomo va di diritto annoverato fra le eccellenze della nostra città. Ha avuto il grande merito di autorizzare campagne di scavo, all'interno del Castello, che ne hanno confermato l'inestimabile valore storico, archeologico, architettonico, sociale e militare. Il Castello, infatti, è stato testimone delle vicissitudini della Città dai suoi albori. Nella stratificazione degli ambienti interni è possibile ricostruire le varie epoche. 
Dal primo insediamento sulla roccia fino alle oper idrauliche per azionare i levismi del ponte girevole. Non solo aragonesi, quindi, ma tutte le testimonianze di coloro che per 3000 anni hanno presidiato il luogo. Tutte le dominazioni hanno lasciato le loro tracce. Ed è uno spettacolo ascoltare le guide mentre mostrano ciò che resta di alloggi dei soldati, cucine comuni, corpi di guardia, garitte, camere di scoppio, prigioni e armi a lunga e corta gittata. L'ammiraglio si è avvalso dell'opera di personale civile nelle operazioni di scavo e di personale militare per ciò che concerne la descrizione della storia dei luoghi. La collaborazione con le Università e le Sovrintendenze ha fatto il resto. Oggi il Castello è il monumento tarantino più visitato ed è al 1° posto fra i castelli pugliesi. Nel 2013 è stato visitato da oltre 83.000 visitatori. Un successo strepitoso! Tutte le navi da crociera che fanno scalo a BARI propongono l'escursione al Castello Aragonese di TARANTO. Peccato che i turisti si fermino solo il tempo necessario per la visita. Ma il dado è tratto. Indietro non si torna più. TARANTO è una miniera di cose belle e suggestive. Grazie di cuore Ammiraglio RICCI. A lei vada la sempiterna riconoscenza di tutti i tarantini !
A cura di Roberto Missiani.